CICLISMO A FONDO A SPORT LAB

In “Ciclismo a fondo” ci hanno proposto di realizzare uno studio biomeccanico e alcune altre prove da svolgere nel nostro laboratorio di Granada. Dopo vari contatti attraverso posta elettronica, variazioni di date e orari, il tre Gennaio siamo partiti da Madrid io, Sergio Palomar e Rafa Gómez. Sergio é il Capo dei Test e redattore di “Ciclismo a Fondo”, Rafa Gómez è il mitico fotografo della bicicletta in Spagna e io..sono io.

 La bicicletta per il test era un´ impressionante Cannondale Supersix Evo Team color Liquigas che, soltanto guardandola, ti affascina. Il mio apporto in questo senso é poco. L´ho presa dalla porta di Motorpress Ibérica fino alla mia automobile e li l´ho caricata. Le mie prime impressioni sono state di estrema leggerezza e bellezza. Per saperne di piú su questa bici, vi dirigo da “Ciclismo a Fondo”.
 
Il viaggio si é svolto in un clima divertente e amichevole, durante il quale abbiamo parlato di tutto, dall´umano al divino, ossia di bicilette ovviamente. Quí giá inizio a percepire il livello sportivo e professionale di Sergio. Quello che si vede nella rivista, non è un obiettivo, ma una conseguenza. Sergio non é un redattore che va in biciletta per guadagnarsi da vivere. É un ciclista nato che scrive per guadagnarsi da vivere. Non esiste corsa, gara cicloturistica, gran fondo o scarpinata domenicale nella quale lui non abbia partecipato in un raggio di 3.000 km e dentro un rango di temperature di oltre 50º. Sergio non parla di bicicletta, sa di bicicletta e lo manifesta con la chiarezza che troviamo nei suoi articoli.
 
A metá strada ci fermiamo per far colazione. Sergio deve assumere carboidrati prima della prova. Di questo era stato giá informato grazie a un protocollo previo al test affinché la realizzi nelle condizioni piú idonee possibili. Tutto sotto controllo quindi.
 
Alle 12 passate arriviamo a SPORT LAB dove ci ricevono Pablo e Úrsula. Io sono abituato, ma la loro gentilezza e accoglienza mi sorprende ogni volta. Non sono mancati i dolci della Orquidea de Sanlúcar de Barrameda e un buon caffé.

Mettiamo a disposizione di Sergio una maglietta Five Textil per realizzare con questa la prova e per non togliersela piú neanche nei giorni seguenti, salvo che per lavarla. Dal dormire al salire in bicicletta, la Five Textil seguirá Sergio dappertutto con i risultati positivi che ci ha trasmesso in seguito.
 
É la prima volta che si utilizza la nuova piattaforma progettata da Pablo che facilita il lavoro di misurazione del ciclista, e allo stesso tempo, aumenta la precisione per le impostazioni nei tre assi che si possono realizzare per adattarsi alle condizioni specifiche di ogni prova. Un indice del livello di precisione che si cerca in SPORT LAB è il fatto di prescindere della ruota anteriore in favore di un supporto per la forcella. In questo modo si elimina quella distorsione con la quale lo pneumatico posteriore cede a causa del peso del ciclista durante le prove, fattore questo che produrrebbe una lettura non troppo esatta.
 
Sergio realizza uno studio biomeccanico di livello I attraverso il quale determiniamo la posizioner idonea per il complesso ciclista+bicicletta. Per essere piú esatti, tra Sergio e questa Cannondale. Come risultato, dobbiamo cambiare il reggisella per un altro e realizzare delle piccole modifiche in alcuni elementi come manubrio, sellino etc..La bici é gia un tutt´uno con Sergio. Con queste premesse, iniziamo le altre prove. Fig.1
 
Prima peró, la mamma di Úrsula ci prepara da mangiare una paella e una bottiglia di Manzanilla di Sanlúcar. Sergio, sapendo ció che lo aspetterá dopo il pranzo, é cauto. Gli altri, sapendo che non ci aspetterá niente dopo pranzo, mangiamo in modo diverso.

Durante tutto ció, Rafa Gómez fa il suo lavoro e dimostra di essere un fenomeno della fotografia Possiede un´intuizione speciale nel saper captare perfettamente ció che deve trasmettere.
 
Di nuovo al lavoro, Sergio ci spiega che dovremmo realizzare prove che diano risposte ad alcune delle domande piú frequenti che nascono nei vari forum, conversazioni tra ciclisti etc. Ovvero, pedivella e cadenza. Sembra che queste due questioni siano i dubbi piú ricorrenti tra i ciclisti e Sergio ha pensato  che risolvere queste incertezze sarebbe una chiave di successo.
 
Le prove genereranno un risultato scientifico e obiettivo. Nessuno, neanche il ciclista che le realizza, interferisce con questo risultato. Non si`puó essere influenzati dalle opinioni soggettive di chi le emette, bensí bisogna essere asettici, e, con un protocollo adeguato, ottenere un dato inquestionabile.

La prova per determinare la lunghezza della pedivella é semplice e intuitiva. Si realizzano diverse serie di pedalata alle stesse condizioni e si valuta il rendimento di ciascuna di queste. L´unica variabile é la lunghezza della pedivella, dato questo che il ciclista non conosce per evitarne una contaminazione della prova. La enorme esperienza di Sergio e la sua sensibilitá anticipano i risultati dei test realizzati. Anche senza sapere con quale lunghezza di pedivella sta pedalando, gía sa quale tra le serie é stata la migliore. Non sbaglia. Fig.2
 
Finalmente, superate ormai le sei del pomeriggio, inizia la prova che ci dirá qual´é la cadenza di pedalata ottimale di Sergio. Estrapoliamo con precisione chirurgica le misure dalla “nuova Cannondale” al cicloergometro affinché Sergio pedali nella posizione ideale che abbiamo ottenuto dallo studio biomeccanico. In seguito, iniziano una serie di sprints in condizioni variabili, dalla posizione di partenza fino all´esaurimento del ciclista. Le serie sono brevi ma molto intense. La potenza delle gambe di Sergio ci obbliga a tener fermo il cicloergometro, che pesa 130 kg, con due persone, per evitare che si ribalti ad ogni pedalata. Impressionante! Pablo ci aveva giá anticipato che questa prova é terribile per un ciclista, ma divertentissima per lo spettatore. Imaginate un vostro amico pedalando in forma distorta dalla fatica e gridando di sofferenza pura. Senza dubbio, devo dire che sono contento di non dovermi incontrare mai con Sergio su una bicicletta dopo aver visto quello che puó fare.
 
Questo protocollo ci dice, e dice al ciclista qual´è la cadenza ideale di pedalata. Ovvero, il numero di pedalate al minuto alle quali bisogna pedalare per approfittare al massimo della propria forza.Se il ciclista pedala fuori dal rango di cadenza ottimale é perché vuole ed é cosciente di non essere troppo efficiente. Non deve interessare la percezione degli altri riguardo la tua cadenza o le esperienze di terzi che non sono adattate alla tua realtá di ciclista. Nuovamente Sergio anticipa il risultato della prova, data la sua esperienza e capacitá di analisi. Lui sa che pedala meglio con cadenze alte e cosi é in effetti. La prova ha confermato le sue sensazioni. Fig.3
 
Passate le otto, e rifiutando una ghiotta offerta di cena, iniziamo il viaggio di ritorno a Madrid, interrotto soltanto da una piccola pausa per mangiare qualcosa. Durante il cammino, seguo apprendendo dalle sensazioni raccontate e provate da Sergio durante questa esperienza.Ormai all´alba, a Madrid, lascio Sergio e Rafa alle loro case, e, in fondo, spero che abbiano dimenticato la Cannondale nella mia auto. Non sono fortunato. Sará per la prossima volta.

Ora sapete ció che é successo dal punto di vista umano. Se volete sapere tutto ció che dice un esperto vero in materia, nel numero 327 di Ciclismo a Fondo potrete leggerlo. Sennó, la condiscendenza di Motorpress Iberica ci permette di offrirvelo facendo clik qui. Ora si, sullo schermo si legge bene, ma niente al confronto della rivista, leggendola sdraiato su un sofá.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Fig. 1

 


 

Fig. 2

 

Fig. 3

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